Instagram pullula di aforismi, Facebook anche.
Linkedin un po’ meno, fortunatamente.
Una volta ho anche seguito un corso di Digital Marketing, nel quale veniva consigliato dal docente di pubblicare aforismi o citazioni, per “acchiappare” like.
Se ci penso ora…
Voglio essere sincera, con te che stai leggendo.
Quindi avvicinati, come se ti dovessi sussurrare qualcosa all’orecchio.
Ancora un pochino… Ecco.
Il segreto è…. CHE NON CI SONO SEGRETI.
Lo ripeterò all’infinito, se necessario.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Non ci sono segreti.
Ok, per adesso può bastare.
Ora che abbiamo spazzato via ogni dubbio sull’esistenza di qualche ricettina magica, ripartiamo da zero.
Cosa può aiutarti davvero nell’emergere dalla massa di “pubblicatori compulsivi” di aforismi?
Tutto parte da una sola domanda.
Perché le persone dovrebbero scegliere te?
Sembra una domanda banale, anche perché la prima risposta che potresti darmi è “Perché io sono una professionista, lavoro con passione e metto al centro la persona e il suo benessere”.
Sì, ecco… a parte che questa risposta potrebbe benissimo essere uscita dalla pubblicità di un supermercato.
Questo aspetto, legato alla qualità e alla professionalità, è la base, il fondamento di una professione, soprattutto come quella dello psicologo.
Ma non è quel plus che ti fa emergere dalla massa, perché le persone sono stufe di sentire parlare di qualità e convenienza (tanto per tornare sul tema dei supermercati).
La vera forza propulsiva che ti può spingere in alto è trovare ciò che dagli altri colleghi ti differenzia, quel tuo tocco personale che solo tu metti o potresti mettere nel fare il tuo lavoro da psicologo.
Questo è il tuo vero marchio di fabbrica.
In cosa può consistere questo tuo tocco personale?
Non ci sono limiti all’immaginazione, ma proviamo a fare qualche semplice esempio.
Come al solito, ti propongo esempi da mondi differenti rispetto a quello psicologico, ma so che tu saprai contestualizzare quanto ti sto per raccontare…
Condividi questo articolo