Perché il digitale ci mette di fronte all’istantaneità e all’iperconnessione, due cose che insieme ci fanno credere che si possa fare tutto e subito.
Ci possiamo collegare istantaneamente a tutti i siti del mondo, abbiamo accesso a miliardi di informazioni e potenzialmente possiamo contattare chiunque o quasi. Tutto alla portata di un mouse o, ancora meglio, di un telefono che sta nel palmo di una mano.
Quello che non riusciamo a comprendere, soprattutto se non ci fermiamo a riflettere, è che questa velocità non è magica, ma è frutto di un lavoro immenso e di un percorso che è stato fatto in precedenza.
Come del resto, tutto il lavoro che sta dietro a tutto quello che facciamo ogni giorno per connetterci, per parlare con le persone online, per ricevere pacchi a casa e per accedere alle informazioni che si trovano in rete, lavoro che c’è, ma che noi non vediamo.
Umanamente non è possibile essere sempre e perennemente istantanei e iperconnessi, e con questo dobbiamo farci pace.
Anche se l’illusione è quella, la verità è che per fare tutto questo, ci vuole tantissimo lavoro.
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