Immaginiamo una collega psicologa, che chiameremo Elsa (in onore del personaggio preferito da mia figlia), che ha iniziato ad esercitare la professione da qualche tempo e si è creata il suo “giro di pazienti”.
Lavora 6 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, e chiede ai suoi pazienti una tariffa di 70 euro per sedute da 50 minuti.
Considerando che Elsa basa la sua carriera professionale solo sulla sua attività di consulenza psicologica e la sua agenda lavorativa è effettivamente piena di pazienti, possiamo dire che stia avendo successo dal punto di vista professionale?
Iniziamo ad affrontare il problema da un punto di vista matematico.
In una settimana di lavoro da 5 giornate, Elsa vede
6 ore x 5 giorni = 30 colloqui (50 minuti + 10 minuti di pausa) = 30 pazienti (che vanno da lei una volta a settimana)
Se andiamo a calcolare quindi il suo guadagno mensile, avremo
30 colloqui x 70 € = 2.100 € a settimana x 4 settimane = 8.400 € al mese
Con 8.400 € al mese, possiamo dire che Elsa stia avendo successo nella sua professione da psicologa?
Di primo acchito potresti tranquillamente rispondere di sì, ma attenzione… Forse ti mancano alcune informazioni.
- Elsa vede 30 pazienti a settimana; questo vuol dire tenere nella mente e nel cuore 30 storie diverse, 30 relazioni professionali a cui prestare la massima attenzione e cura. Elsa, dopo due anni di lavoro a questo ritmo, per quanto sia super organizzata con appunti e schemi, comincia ad essere stanca.
Si sente come in una catena di montaggio, fuori un paziente e dentro l’altro, e comincia a chiedersi se effettivamente sta dando il massimo con i suoi pazienti o se sta solo cercando di mantenere il ritmo.
- Elsa alla fine della sua giornata lavorativa è stanca, vorrebbe andare in palestra, vedere qualche amico, distrarsi facendo una passeggiata, ma purtroppo non riesce ad avere le energie mentali per fare tutto questo.
Le uniche cose che riesce a fare sono andare a fare la spesa o qualche commissione urgente, tornare a casa, cenare guardando la TV e andare a dormire.
Questo (quasi) tutti i giorni della settimana.
- Il lavoro di Elsa, volente o nolente, non finisce una volta che ha terminato i colloqui con i suoi pazienti.
Ci sono diverse attività che Elsa deve portare avanti per la sua professione (fatturazione, attività amministrative, corsi di aggiornamento professionale, eventi istituzionali e di rete, varie ed eventuali) e, visto come va la sua settimana, Elsa si sente costretta a portarle avanti nel fine settimana.
Anche il week-end di Elsa trascorre quindi in attività lavorative per la maggior parte del tempo, e lei non riesce mai a staccare completamente dal suo lavoro.
Conoscendo anche queste informazioni, ora, puoi dire che la vita professionale di Elsa sia una vita di successo?
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