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Quali sono i primi passi che puoi fare per iniziare a promuoverti online?
I colleghi e le colleghe, all’interno dei gruppi di settore e sotto i contenuti di altri creators, fanno spesso domande di questo tipo.
Mi chiedo sempre, quando leggo queste domande, che cosa si aspettano di ricevere le persone come risposta:
Una lista precisa di azioni da portare a termine nel giro di un mese o due per diventare il nuovo Luca Mazzucchelli?
Trucchi magici per attirare centinaia di potenziali pazienti con un solo post al mese?
Oppure passi concreti ed etici per iniziare con il piede giusto?
Da me avrai concretezza, etica e attenzione alla tua persona e al nostro lavoro di psicologi.
Voglio quindi indicarti 7 piccoli-grandi passi da fare quando vorresti farti conoscere come professionista, ma non sai da dove iniziare.
Ho visto troppi colleghi e colleghe che, volendo andare subito al sodo, saltano questo passo, trovandosi poi a mani vuote quando il gioco si fa serio.
Ti può sembrare che mettendo subito le mani in pasta con social media, post e siti internet, risparmierai tempo e andrai dritta al cuore della tua strategia promozionale.
Magari ti dirai anche “Chi me lo fa fare? fermarmi a riflettere e lavorare su di me? L’ho già fatto molto in questi anni. Io mi conosco, in fondo sono una psicologa!”, ma forse non hai mai riflettuto sul fatto che non hai mai lavorato su di te dal punto di vista professionale.
Pensa a chi sei, chi vuoi essere come professionista e perché lo stai facendo.
Lavora sulla tua identità professionale, solo così avrai una base solida da cui partire.
Se non sai da che parte iniziare per creare il tuo primo post o il tuo primo articolo, sappi che sei in buona compagnia e, davvero, non c’è nulla di cui stupirsi.
Non ti chiudere nel tuo studiolo (anche casalingo), ma guardati intorno (anche online) e chiediti:
Prendi ispirazione dalle persone, dai colleghi e anche da altri professionisti e dalla loro comunicazione per capire come impostare la tua.
Questo non vuol dire, ovviamente, scopiazzare in modo casuale contenuti e modalità, ma confrontarsi con gli altri per capire che cosa risuona in noi e che cosa invece non lo fa.
L’ho già ripetuto in tutte le salse, quindi non mi dilungherò molto su questo punto: non puoi aiutare tutti, come non puoi essere ovunque e comunicare con chiunque.
Per questo devi fare delle scelte, in merito al tuo target o ai canali sui quali vuoi comunicarti, che ti rispecchino e che massimizzino la possibilità di farti conoscere dalle persone giuste in modo autentico ed efficace.
Tenere un piede in due scarpe, o magari in 10, non è una strategia funzionale, ma ti fa solo perdere tempo ed energie, e disperde la forza della tua comunicazione.
A questo punto è importante che tu capisca di cosa hanno bisogno le persone che vuoi aiutare con il tuo lavoro.
Non si tratta di aggiornare gli strumenti o le competenze: se non sai di cosa hanno bisogno le persone, o presumi di saperlo senza ascoltarle, non riuscirai a connetterti con loro e nessuno si affiderà a te.
Come puoi fare per individuare questi bisogni? Ne abbiamo parlato tanto nelle scorse puntate, proprio parlando di target, analisi di mercato e buyer personas.
I punti chiavi comunque sono due: ricerca e domanda.
Ricorda: la tua promozione non è una gara di velocità, ma somiglia di più ad una maratona, dove è la costanza a farla da padrone. Inizia con poche azioni comunicative, mirate e da te sostenibili con le risorse che hai a disposizione.
Non importa che tu voglia iniziare dai social, dal sito o dal podcast: l’importante è che tu riesca a impostare una comunicazione basata appunto sulla costanza.
Poi farai sempre in tempo ad aumentare gli asset o la cadenza delle tue pubblicazioni, ma devi sempre essere sicura di poterli sostenere nel tempo.
Imposta una comunicazione che sia a tua immagine e somiglianza.
Tu sei tu, sei unico/a perché sei così, ed è proprio per questo che le persone decideranno di sceglierti, oppure no.
Non per i tuoi titoli o il tuo orientamento, ma perché sei tu e magari hai proprio quella caratteristica, o magari porti nel tuo messaggio quel valore, che risuona completamente con loro.
Far vedere chi non sei, quindi creare un’immagine di te finta e artefatta, ti servirà solo a creare un muro tra te e gli altri, che si abbatterà una volta che le persone parleranno con te per la prima volta.
E questo ti porterà un sacco di problemi a livello di reputazione professionale, te lo posso assicurare.
Probabilmente non imboccherai la strada giusta al primo tentativo, ma questo fa parte del gioco.
E ti dirò di più: solo provando e sperimentando sul campo capirai come aggiustare il tiro per creare una comunicazione più efficace.
Non potrai creare una strategia perfetta sulla carta: potrà avere una buona percentuale di efficacia o di adeguatezza alla realtà dei fatti, ma se non la proverai e non la aggiusterai attraverso i feedback di chi fruisce della tua comunicazione, non evolverà in meglio e quindi non ti aiuterà per molto.
Inoltre, voglio anche dirti che la paura non ti abbandonerà, ma sarà una compagna di viaggio: conoscila e cammina con lei.
Lasciale lo spazio di parlarti, ogni tanto: sappiamo bene quanto possa diventare distruttiva e non costruttiva un’emozione che non trova il suo spazio di espressione.
Questi sono i passi che puoi compiere per partire con il piede giusto e sono consapevole che ogni passo che ho descritto in questa puntata poteva essere approfondito di più, con strumenti, esempi o spunti pratici.
Sai perché non l’ho fatto?
Perché all’interno del podcast puoi già trovare tutte le puntate che ti permettono di approfondire in autonomia ogni punto!
All’interno di questo articolo trovi già qualche link di approfondimento, ma all’interno del podcast trovi molto, ma molto di più!
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